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Comitati No triv, nuova mobilitazione contro il piano petrolio

TrivellePetrolioCittadini, sindaci, diocesi, scuole e movimenti di tutta l’Irpinia, uniti in un fronte comune contro il petrolio. E’ il senso dell’appello lanciato da Irpinia Beni Comuni <<No Triv>>, una nuova associazione che critica e tenta di contrastare l’attività di ricerca in vista di future perforazioni da parte delle aziende che estraggono petrolio. Lo ribadiranno oggi alle 18.30 nella sala consiliare del Comune di Gesualdo, dove si terrà un’assemblea pubblica sulla questione delle trivellazioni petrolifere in Irpinia. Nel gruppo, che si definisce <<coordinamento No Triv, figurano gesualdini ma anche cittadini dei paesi limitrofi. Si dichiarano un gruppo allargato di persone con l’intento di aprirsi a tutto il territorio provinciale e che, oltre a informare i concittadini sulla problematica, si sta preparando a elevare una barricata contro la ricerca dell’oro nero.
<<L’augurio è che ci sia un obiettivo comune – ha spiegato Annibale Cogliano, tra i promotori del gruppo – per la salvaguardia dei beni comuni, della vita, del territorio, delle acque, dell’agricoltura, dei boschi, della possibilità stessa del futuro>>.
<<Può essere – chiede Cogliano, con tono provocatorio – il Mezzogiorno una colonia? Stiamo Trivelle e terremotiparlando di quel Sud che non è più una questione nazionale né sul piano delle politiche economiche né su quello del linguaggio. Il Mezzogiorno, scomparso, ora ricompare come il luogo della criminalità, scarico di rifiuti o di produzioni tossiche quale è quella del petrolio>>.
L’esperienza della Basilicata torna in soccorso: <<Venti anni di scempio, di devastazione, di morte – ricorda Cogliano – di leucemie, degrado, emigrazione, perdita di aziende agricole>>.
Riaffiorano alla memoria le stesse immagini raccapriccianti menzionate nei mesi scorsi anche dagli altri comitati (No Petrolio in Alta Irpinia e No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia) e rappresentate in grafici allarmanti da geologi e oncologi.
Far diventare nazionale la battaglia, informare ancora la popolazione sui pericoli di un’eventuale trivellazione e invitarla a mobilitarsi sono gli obiettivi di Irpinia Beni Comuni No Triv che ha annunciato per il 22 dicembre una grande manifestazione a Gesualdo intorno al luogo simbolo della questione, lì dove è previsto il primo pozzo estrattivo del progetto della Cogeid: <<Sarà una manifestazione regionale oltre che provinciale, inviteremo i vari movimenti a partecipare – ha spiegato Cogliano – Speriamo che aderiscano la Chiesa, i sindaci dei Comuni vicini, Il Fai, le organizzazioni professionali, la Fiom nazionale e le scuole. In questa battaglia, che è trasversale ai partiti e ai sindacati, noi ci rivolgiamo alla società civile. Il mio augurio è che davanti al corteo, sul luogo del “delitto annunciato”, sfilino i bambini delle nostre scuole elementari e medie>>. Una mobilitazione, questa dei comitati civili, che promette di muovere una forte pressione a livello di opinione pubblica per contrastare il piano di trivellazioni.

di Loredana Zarrella
Il Mattino di Avellino 29.11.2013

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