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RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA: L’ESPERIENZA DEL COMUNE DI CAPOSELE

In questi giorni si parla tanto del Decreto Legge 195/2009 che, in sostanza, prevede il passaggio della gestione dei  rifiuti dai Consorzi alla Provincia. A proposito della gestione (virtuosa) dei rifiuti , vi propongo l’esperienza  di un piccolo comune che ha dato risultati formidabili. Buona Lettura.

Raccolta differenziata porta a porta: come passare dal 23 % all’80% in sei mesi diminuendo i costi del 12 %

Liberamente tratto e adattato 🙂 da: Un programma politico per la decrescita  a cura di Maurizo Pallante  ed. Edizioni per la decrescita felice

L’esperienza del Comune di Caposele (AV)

A distanza di dieci mesi dalla partenza, a regime su tutto il territorio comunale, del nuovo servizio di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, il Comune di Caposele (AV) si attesta su una percentuale di differenziazione (media gennaio-settembre) dell’81.1 %.

Siamo passati da una percentuale di raccolta differenziata del 22,66% del 2009 (il 2010 è stato un anno di transizione, poiché il nuovo servizio è partito in maniera scalare sul territorio dal 16 ottobre 2010) all’ 82,64% del mese di settembre 2011. Il dato ancora più significativo però, è la riduzione della produzione di rifiuto indifferenziato dell’88%: da una media mensile 2008 di oltre 244 tonnellate conferite in discarica si è passati ad una media di 30 tonnellate al mese nei primi dieci mesi del 2011.

Numeri ancora più significativi, se si pensa che la percentuale di raccolta differenziata è calcolata in peso sul totale raccolto, escludendo quindi tutta la componente organica, come scarti di cucina, autosmaltita a domicilio con il compostaggio domestico praticato da oltre il 70% delle utenze domestiche. Considerando anche questa frazione di rifiuto autosmaltita, a Caposele si raggiunge l’85% di raccolta differenziata.

Siamo riusciti a fare tutto questo in sei mesi, (la delibera del Consiglio Comunale, che dà avvio al progetto, è del 28 maggio 2010, a gennaio la differenziata era già all’80,83%), con una piccola società pubblica, la Servizi Ecologici Caput Silaris S.r.l.,


dove operano un gruppo di giovani capaci e motivati, a dimostrazione che il pubblico può davvero essere efficiente e garantire servizi di qualità facendo risparmiare i cittadini.

La situazione precedente

Non è stato semplice scegliere di modificare in modo cosi radicale il sistema di raccolta; l’Amministrazione precedente aveva appena effettuato ingenti investimenti su mezzi e grandi cassonetti stradali con pessimi risultati,costi di smaltimento dell’indifferenziato in continuo aumento, abbandoni indecorosi di rifiuti fuori dai cassonetti e dalle campane. La nostra comunità si era battuta negli anni precedenti, con una grande mobilitazione popolare e forte determinazione, bloccando un progetto di costruzione di una megadiscarica sul nostro territorio (loc. Pero Spaccone –Formicoso- ). C’era, da parte di molti, la voglia di dimostrare che questa comunità era capace di ridurre fortemente la dipendenza da soluzioni impiantistiche nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani.

Una buona idea, un progetto mirato, le collaborazioni giuste

Presa la decisione, ci siamo affidati per la progettazione del sistema, l’assistenza alla società nella fase d’avvio del nuovo servizio e l’elaborazione della tassa puntuale, al Consorzio Priula, che vanta una grande esperienza in questo settore. Il «metodo Priula», progressivamente integrato e affinato in risposta alle sollecitazioni che venivano via via presentate dai cittadini nei numerosi momenti di confronto, si è dimostrato, alla prova dei fatti, assolutamente in grado di adattarsi ad aree territoriali diverse: paesi di montagna, case sparse, piccoli centri storici di pregio con strette viuzze, aree urbane a elevata intensità abitativa.

Un esempio di società pubblica efficiente

Dimostrare che una società pubblica può davvero offrire alla cittadinanza servizi efficienti di grande qualità a un costo inferiore è stata per noi una bella sfida. Costituita il 14 giugno del 2010, Servizi Ecologici Caput Silaris S.r.l. è riuscita, da quella data e fino all’avvio del nuovo servizio il 16 ottobre, ad acquistare i mezzi, le attrezzature ed organizzarne la distribuzione, programmare il servizio, aprire e gestire l’Ecocentro comunale, restaurare con criteri di efficienza energetica l’edificio di proprietà del Comune dove ha sede, ed aprire gli sportelli al pubblico il 15 ottobre 2010. Ci lavorano un piccolo gruppo di dipendenti competenti e motivati, gentili, che vivono con partecipazione questa esperienza a stretto contatto con la gente.

Costruire il cambiamento: comunicazione e partecipazione

Un aspetto virtuoso e culturalmente significativo della raccolta differenziata spinta è rappresentato dal separare i rifiuti in casa: siamo costretti a riflettere su ciò che abbiamo comperato e a pensare al modo in cui l’abbiamo utilizzato, a che cosa ci è servito, a quanto tempo è rimasto in casa nostra, se pochi secondi o molti anni e se valeva veramente la pena comprare quella merce. I rifiuti sono energia, sono materia e lavoro “sprecati” sono un indicatore dell’inefficienza del nostro sistema, sono risorse strappate alla terra e dalle mani della parte più povera dell’umanità. Abbiamo stimolato e ci siamo aperti, ad una riflessione collettiva su questo tema; sono state organizzate e tenute, dal 24 settembre 2010, nove serate informative che hanno toccato tutte le frazioni di Caposele e che, in totale, hanno visto la partecipazione di oltre 1000 persone, quasi una persona per ogni nucleo familiare.

Abbiamo coinvolto associazioni di categoria, commercianti, artigiani e imprenditori, tenuto assemblee nei garage dei condomini, avviato, con la collaborazione delle insegnanti, una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, con una lezione tenuta in ogni classe degli istituti di ogni ordine e grado, iniziativa che, tra l’altro, continua anche in questi mesi. Tra gli strumenti di informazione abbiamo distribuito un opuscolo informativo, l’ecocalendario e un vocabolario del riciclo, un indice alfabetico dalla A alla Zeta, che contiene l’indicazione di tutte le tipologie di rifiuto domestico e delle corrette modalità di conferimento, che ha reso semplice e immediata la comprensione del sistema.

L’avvio di un nuovo servizio

Il porta a porta è stato avviato per step successivi: dopo la campagna di informazione, è iniziata, il primo ottobre 2010, una capillare distribuzione di contenitori per carta-cartone, vetro-plastica-lattine, umido e secco non riciclabile, dei sacchetti e del materiale informativo, che ha toccato tutte le utenze domestiche e non domestiche dei comune. Quindi, il servizio è partito in momenti diversi nelle tre aree territoriali omogenee: il 18 ottobre 2010 nella frazione Materdomini, il 2 novembre 2010 centro abitato Caposele e il 26 novembre 2010 sul resto del territorio comunale.

La rimozione completa dei cassonetti e delle campane stradali, completata il 15 dicembre 2010, è stata graduale e calibrata in base alla percentuale di ritiro dei contenitori da parte delle utenze della zona di riferimento. In contemporanea, è stato aperto, l’8 ottobre 2010, l’Ecocentro comunale, al quale attualmente può essere conferito tutto ciò che la Servizi Ecologici Caput Silaris S.r.l. non raccoglie a domicilio: si può affermare che ogni rifiuto domestico, oltre trenta diverse tipologie, è raccolto in maniera separata e correttamente recuperato e riciclato. Abbiamo avviato e perfezionato alcuni sevizi dedicati per le utenze non domestiche, quali cartone, lattine, vetro mono materiale, RAEE, imballaggi in plastica, legno, oli vegetali.

E stato attivato un servizio dedicato e gratuito di raccolta dei pannoloni (frequenza di raccolta due volte alla settimana) per utenze con particolari problematiche, come gli anziani o cittadini non autosufficienti con problemi di incontinenza. E questo un servizio di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché riesce a dare una risposta efficace a questa componente più fragile della nostra comunità. Inoltre, a tutte le famiglie con bambini in età da 0 a 3 anni, è stata data la possibilità di conferire all’Ecocentro i pannolini, che non vengono cosi messi nel proprio contenitore del rifiuto secco non riciclabile, riducendo la parte variabile della tariffa che queste famiglie pagheranno. Stiamo programmando per il 2012 l’avvio di un piano di incentivazione all’abbandono dell’uso del tradizionale pannolino usa e getta per i neonati da zero a trenta mesi promuovendone la progressiva sostituzione con un diverso tipo di pannolino lavabile e riutilizzabile.

Grado di purezza dei materiali post-consumo raccolti e loro effettivo recupero

La grande attenzione che i cittadini e la Società dedicano questo nuovo servizio si traduce in una straordinaria qualità dei materiali post-consumo raccolti a domicilio e all’Ecocentro. Dalle analisi merceologiche effettuate riscontriamo percentuali di rifiuto non conforme (materiali conferiti nel contenitore sbagliato o sporchi) mediamente inferiori al 2% (ultima analisi sulla frazione vetro-plastica-lattine e della plastica mono materiale: rifiuto non conforme 0,56%). Tutto questo si traduce in minori costi di trattamento, effettiva capacità di riciclo e recupero dei materiali, maggiori introiti dal circuito Conai.

La riduzione dei costi

I risultati ottenuti hanno permesso, come previsto nel progetto redatto dal Consorzio Priula e nel piano finanziario previsionale della Ponte Servizi s.r.l., una riduzione del costo totale del servizio: dai 950 mila Euro di costo del servizio del 2010, agli 839 mila Euro del 2011, con un risparmio dell’11.6%. (rif. Comune Ponte nelle Alpi -BL-)

Questo risultato, tra l’altro, è stato raggiunto portando la copertura del costo dei servizio di igiene urbana dal 96% al 98%, puntando ad arrivare a copertura totale nel 2012. In buona parte questa riduzione dei costi è dovuta all’abbattimento dei costi di trattamento e smaltimento in discarica del rifiuto, che sono passati dai 457mila Euro del consuntivo 2010 ai 63 mila Euro del previsionale 2011. Lo smaltimento del secco non riciclabile era una voce che incideva nella misura del 57 % (dato 2009) del costo complessivo del servizio. Si trattava, in gran parte, di un costo che l’Amministrazione comunale non riusciva a controllare, in quanto dipendente dai costi di gestione della discarica, fissati dall’Autorità di bacino.

Nel Marzo 2010 è stato redatto un regolamento della Tarsu che prevede dal secondo semestre 2010 il passaggio ad un sistema di pagamento puntuale, in pratica, i cittadini pagheranno una quota fissa, che coprirà il 52% dei costi del servizio e una variabile che dipenderà dal numero di svuotamenti dei contenitore del rifiuto secco non riciclabile.

In sostanza, i cittadini più differenziano e meno pagano e se praticano il compostaggio domestico, possono godere di un ulteriore sconto del 20% sulla parte variabile della tassa. La Tarsu puntuale potrà essere applicata, poiché ogni contenitore in dotazione alle famiglie e alle aziende è dotato di un trasponder (sistema che consente di identificare la localizzazione del prelievo, l’identificazione dell’utenza cui il contenitore si riferisce e la tipologia del materiale post-consumo raccolto), che viene letto dagli operatori al momento dello svuotamento. In questo modo, tutti gli utenti avranno un beneficio, con una riduzione dei costi della bolletta rispetto all’anno precedente, che potrà variare dal 10% al 40%, a seconda della loro virtuosità.

Effetti collaterali

Decoro urbano. Le piazzole in cui erano posizionati i cassonetti e le campane erano diventate luoghi di abbandonopiccole discariche, porzioni di territorio degradate. La completa rimozione di tutti i contenitori stradali ha restituito questi spazi ai paesi e alla gente che se ne è riappropriata. Recentemente nella frazione di Soccher un gruppo di cittadine ha spontaneamente raccolto fondi che ha utilizzato per riqualificare queste aree abbellendole con fiori e panchine, ricreando nuovi spazi di socializzazione.

Occupazione

Per effettuare il nuovo servizio, rispetto al precedente, lavorano quattro persone in più. Buttavamo un sacco di soldi per seppellire i rifiuti in discarica, ora spendiamo meno e riusciamo a dare uno stipendio ad altre quattro famiglie. E’ cambiato anche il tipo di lavoro: gli operatori sul territorio e all’Ecocentro non raccolgono più immondizia, ma materiali, hanno un rapporto diverso e più stretto con la gente, raggiungono ogni casa del nostro territorio, si rapportano con la scuola, le varie attività imprenditoriali, rafforzando lo scambio di informazioni/relazioni tra la nostra comunità e l’amministrazione comunale.

Nuovi imprenditori

In questo mutato scenario si comincia a parlare di nuovi imprenditori del commercio, che concretamente stanno operando per offrire alla clientela prodotti sfusi, bibite vuoto a rendere, distributori di latte crudo, di detersivi alla spina.

Soddisfazione dei cittadini

Registriamo continuamente un elevato grado di soddisfazione della gente che partecipa, collabora, suggerisce. Le perplessità e le criticità iniziali di alcuni sono state superate, la sensazione diffusa è che stiamo facendo una buona cosa. La gente anche in questo caso, se stimolata a partecipare, dimostra di essere su posizioni più avanzate della media della classe politica. La nostra soddisfazione di amministratori è data dalla consapevolezza che questo progetto è oramai diventato un patrimonio della nostra comunità.

Indicazioni per la raccolta

Disciplinare compostaggio

Tariffe utenze domestiche

Tariffe utenze non domestiche

P.s.  Tutto questo è già realtà nel Comune di Ponte nelle Alpi (Belluno)  e dal 01.08.10 anche nel Comune di Lioni

Linkato da Caposele.net

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