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Stop all’invasione di Ogm e pesticidi in Italia

bayer-monsantoNon uno, ma due atti stanno per mettere in ginocchio l’agricoltura italiana.All’indomani della vendita di Monsanto alla tedesca Bayer per la cifra astronomica di 66 miliardi di dollari, il Governo Renzi getta la maschera ed emette due schemi di decreto legislativo che aprono le porte a ogni tipo di OGM in agricoltura nel nostro Paese. Tutto questo con la complicità della maggioranza in Parlamento, che ha approvato la legge europea prima dell’estate con il voto contrario del Movimento 5 stelle. Oggi abbiamo le mani legate, visto che le commissioni competenti di Camera e Senato possono dare solo pareri non vincolanti ai provvedimenti in esame.

Con lo schema di decreto legislativo 324 per il recepimento della direttiva UE, in discussione in questi giorni nelle commissioni, il nostro governo getta alle ortiche quanto ottenuto con fatica sino ad oggi, e demanda praticamente pieni poteri a ogni singola Regione di far coltivare Ogm sul proprio territorio. Vanificando il tanto celebrato “opt out” che fu richiesto nel settembre del 2015 per 8 Ogm.

Ricordiamo che nel gennaio scorso Martina regalò letteralmente 21 milioni di euro
per lo sviluppo delle cosiddette nuove biotecnologie, segnalandole come la nuova frontiera della ricerca e indicando cisgenesi e genome editing come il futuro per l’agricoltura.

Oggi, come se non bastasse, con lo schema del decreto legislativo 332 si apre all’invasione di queste nuove forme ingegneristiche per gli Ogm, che stanno seguendo lo stesso iter, incluse le pressioni da parte delle multinazionali, come fu per i transgeni. Tanto da rallentare anche la Commissione Europea nel dare una definizione, nonostante la comunità scientifica è unitariamente d’accordo sul fatto che siano in tutto e per tutto Ogm.

Sembra quasi che il Governo faccia da sponda agli interessi del colosso Bayer-Monsanto, la cui produzione punta su Ogm e pesticidi e la cui fusione rischia di creare un vero e proprio monopolio nella vendita delle sementi del settore agricolo.

Diversi finora infatti i segnali preoccupanti: il Governo italiano si è astenuto durante il voto nelle sedi Ue per il rinnovo all’autorizzazione del glifosato, il pesticida più usato al mondo prodotto proprio dalla Monsanto e definito ‘potenzialmente cancerogeno’ dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro.

Mentre il decreto del ministero delle Politiche Agricole, che doveva vietare il glifosato, in realtà ha revocato solo 85 composti su 173 composti a base del contestato fitosanitario. E ha ridotto, rispetto al precedente decreto ministeriale del 2004, le aree vulnerabili in cui lo si può usare.

Non vorremmo che fossero solo l’inizio di una politica prona agli interessi del colosso Bayer-Monsanto. Ricordiamo che lo scorso 27 ottobre il Parlamento ha approvato la mozione del Movimento 5 stelle che impegna il Governo a vietare, davvero, il glifosato e mettere in campo tutte le azioni necessarie per un’agricoltura sostenibile in Italia. L’Esecutivo rispetti il voto del Parlamento e applichi la nostra mozione.

M5S Senato News

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