Domenica 10 gennaio, presso la sala polifunzionale di Caposele il Sindaco Pasquale Farina, con la giunta comunale, ha incontrato i cittadini per poter comunicare il proprio operato e per illustrare i programmi futuri dell’amministrazione.
La reazione del Circolo Arcobaleno non si è fatta attendere: “Lo spettacolo a cui abbiamo assistito è stato uno spettacolo indecoroso e indegno per tutta la nostra comunità dove la serietà e la responsabilità di chi esercita un ruolo pubblico non è esistita.
Il clima che si respirava era di freddezza, senso di vuoto, distacco e indifferenza del pubblico sugli argomenti offerti da questa maggioranza.
Il Sindaco Farina e i suoi prodi sono alla frutta, hanno ormai il solo sostegno di quei pochi “interessati” e sono stati costretti, per l’intera serata, ad arrampicarsi sugli specchi non facendo altro che tentare di giustificare il loro operato evitando scientificamente argomenti fondamentali, come le conseguenze della firma della convenzione A.Q.P, la gestione dei lavori della galleria Pavoncelli bis, il caso 
dell’espulsione di un consigliere comunale e la comunicazione di apprestarsi a volerne espellerne un altro, dimostrando così di essere lontani anni luce dai problemi veri di questa comunità”.
Il Circolo Arcobaleno insiste sull’inefficacia dell’incontro, infatti afferma: “L’assemblea proposta, infatti, è stata un’assemblea blindata all’interno della quale l’Amministrazione non ha dato risposta a nessuna delle nostre domande proposte pubblicamente sul web (perché sapevamo bene che in assemblea non ci avrebbero mai dato modo di intervenire direttamente), e in cui l’unico obiettivo era quello di sfuggire al confronto.
Quello che è emerso in modo chiaro ed evidente nella serata, e che dovrebbe far paura e far reagire tutti i cittadini liberi di questo paese, è stata l’assenza di argomentazioni da trattare, un’assemblea vuota di contenuti.”
L’appello finale del circolo Arcobaleno di Caposele: “Basta, c’è l’urgente bisogno di riportare fiducia nei nostri cittadini, con idee, con discussioni e decisioni sane, trasparenti e condivise per ridare speranza e futuro al nostro paese che in questo momento sembra aver perso tutto.
Questo non è più accettabile, dopo questo incontro il grido “andate a casa” deve essere ancora più forte e deve essere un coro di tutti quelli che a Caposele vogliono ancora bene e che per Caposele e per la sua comunità sognano un futuro.
Redazione
Il Quotidiano del Sud 13.01.2016
