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Testimoni a stipendio così B. ha speso quasi trenta milioni

berlusconi-processo-rubyCASE COMPRATE, VILLE REGALATE, PAGHETTE DA 2.500 EURO BONIFICI PER BOLLETTE. NELLA MEMORIA DELLA BOCCASSINI TUTTE LE SPESE PER GLI OSPITI DI ARCORE.

C’è un processo in cui gran parte dei testimoni sono pagati dall’imputato. Il processo è quello sul caso Ruby, l’imputato è Silvio Berlusconi. Nella sua requisitoria di lunedì, Ilda Boccassini ha riassunto il “sistema prostitutivo” che faceva affluire ad Arcore decine di ragazze, pagate “per compiacere l’imputato”. I pagamenti continuano. Lo scrivono i pm Boccassini e Antonio San-germano nella Memoria di accompagnamento alla requisitoria del pubblico ministero consegnata ieri al tribunale presieduto da Giulia Turri: “E non si può davvero non sottolineare la macroscopica anomalia, emersa in dibattimento, per la quale l’imputato ha preso a remunerare, da dopo la emersione dei fatti oggetto di imputazione, gran parte dei testimoni a suo carico, gratificando gli stessi con una lauta prebenda mensile pari a 2.500 euro”. Testimoni “a libro-paga”. Con una conseguenza sul processo: ottenere in udienza un “approccio fideistico” da parte delle ragazze chiamate a raccontare sotto giuramento le serate di Arcore. Sono state trasformate in un “compatto blocco dichiarativo”. Continuano i pm: “Questo blocco dichiarativo, a cui appartengono anche alcuni dipendenti e collaboratori dell’imputato, nella strategia difensiva dovrebbe contrapporsi all’ampio capitolato testimoniale, quasi a volerne esautorare la valenza”.

Berlusconi paga 2.500 euro al mese a 42 ragazze, ad alcune aggiunge il pagamento di affitto e bollette, ad altre un bel contratto Mediaset e per le più fortunate ci sono ricchi bonifici e consistenti aiuti per comprar casa. “Mantengo queste ragazze”, ha dichiarato Berlusconi, “perché hanno avuto la vita rovinata da questo processo. Hanno perso il lavoro e non troveranno più il fidanzato. Quando uno ha una barca, non deve preoccuparsi di quanto costa l’equipaggio”. Costa molto: Boccassini ha rivelato che il ragioniere Giuseppe Spinelli, l’incaricato per le spese personali di Silvio, nel solo 2010 ha tratto in contanti, dal conto di Berlusconi, ben 12 milioni di euro. Una bella fetta (4,5 milioni) è andata a Ruby, che verrà sentita venerdi 17 maggio nel processo gemello con imputati Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede. Anche loro hanno ricevuto soldi da Berlusconi. Come pure i “cantastorie” di Arcore, il cantautore Mariano Api-cella e il pianista Danilo Mariani, anch’essi testimoni della difesa: ai due Berlusconi ha comprato case che non riuscivano a vendere.

Ieri l’ex premier ha trovato il tempo di incontrare i magistrati romani che da tempo lo volevano ascoltare nell’ambito dell’inchiesta che vede indagati per estorsione Valter Lavitola e Gianpaolo Tarantini, il rampante imprenditore barese accusato di aver procurato le ragazze per le altre “cene eleganti”, quelle di Palazzo Grazioli. L’interrogatorio, presenti gli avvocati Longo e Ghedini, è durato tre ore: “Non ho niente da rimproverare a Lavitola”, ha ribadito. Nessun ricatto, i rapporti con Valterino sono sempre stati ottimi. Se la “vittima” nega, inutile insistere.

di Gianni Barbacetto e Antonella Mascali
Il Fatto Quotidiano 15.05.2013

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