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Beppe Grillo a Strasburgo: sei mesi di nulla, ora #FuoriDallEuro

grillo_nullaIL SEMESTRE UE DI RENZI
Ci accusano di volere distruggere l’Europa, ecco qua invece una buona notizia: è finito il semestre di Presidenza italiano. Dopo il curatore fallimentare Monti e Letta “staisereno“, Renzie ha rappresentato il fallimento europeo più eclatante. La sua azione alla presidenza della UE è stata nel migliore dei casi inutile e fanfaronesca, nel peggiore un disastro.
Il Movimento 5 Stelle non avevamo nessuna aspettativa perché conosce benissimo di che pasta è fatto il partito di Renzi. Non lo sapete? Adesso raccontiamo il modello Pd in Italia. Tangenti a destra e sinistra, criminalità organizzata, appalti pilotati, politici di destra e di sinistra. Corrotti, finiti in manette, indagati, a tavola con i capi clan dei Casamonica, con il ministro Poletti, lo stesso che ha firmato la sua riforma del mercato del lavoro. Questa storia potrebbe chiamarsi Mose, potrebbe chiamarsi Expo…ma noi la chiameremo per comodità “Mafia Capitale”. Un imprenditore mafioso vince l’appalto con la complicità di funzionari del partito. E per ogni imprenditore furbo ce ne sono 10 onesti che perdono quel lavoro. Perdine uno oggi, perdine uno domani, le piccole imprese chiudono. I lavoratori vengono licenziati e tornano a casa con un senso di frustrazione.

COSA E’ SUCCESSO IN ITALIA IN QUESTI 6 MESI?
– Nuovo record fallimentare per le imprese: durante il suo governo ne sono fallite in media 63 ogni giorno, insomma più di due ogni ora hanno chiuso i battenti.
– Debito pubblico italiano è aumentato a ottobre di 23,5 miliardi di euro, arrivando a quota 2.157,5 miliardi, 74 miliardi in più rispetto allo stesso mese di un anno fa.
– Nuovo record internazionale di declassamento: Il nostro debito è stato denominato come BBB da Standard and Poors, significa che manca pochissimo, un passo, per essere considerati un Paese le cui emissioni di titoli sono “spazzatura”.
– Nuovo record di disoccupazione; mai nella storia, partendo dall’Unità d’Italia, la penisola aveva registrato un tasso di disoccupazione così alto: il 13,2%.
– Con il Jobs Act (IL Pd non ha neanche il coraggio di dargli un nome italiano), si apre la strada alla nuova generazione di lavoratori a 300 euro al mese. Una riforma del lavoro identica a quella imposta dalla Commissione Europea per 3 anni in Grecia, topo da laboratorio per quello che si vuole attuare anche negli altri paesi dell’Europa del sud. Monti ha definito la Grecia il più grande successo dell’Euro. Parole testuali.

COSA E’ SUCCESSO IN EUROPA IN QUESTI 6 MESI?
Il nulla assoluto.
– L’austerity è ancora là e l’Europa continua a trattarci come un alunno svogliato da mettere dietro alla lavagna.
– Altro che Cayman o Isole Vergini, i paradisi fiscali si trovano nel cuore dell’Europa e i loro inventori ne hanno le chiavi. Renzi ha sostenuto come presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, votato poi al Parlamento europeo da PD, FI e NCD. Grazie a lui e al suo (complice?) silenzio decine di miliardi di euro son stati elusi dalle multinazionali a vantaggio del Gran Ducato di Lussemburgo e a danno di tutti i contribuenti europei. L’Europa di Juncker ha credibilità pari a zero.
L’immigrazione clandestina spadroneggia. Anziché gestire meglio i flussi migratori e rivedere il Regolamento di Dublino Renzi e Alfano mettono la testa sotto la sabbia. Perché? Lo racconta la Procura di Roma che ha scoperchiato il vaso di Pandora. Perché l’accoglienza degli immigrati è Cosa vostra. Pd e Comunione e Lottizzazione mangiano sulla pelle degli immigrati e dei rom, come d’altronde ci ricorda il criminale Salvatore Buzzi, presente con un tavolo da 10 mila euro a una cena di finanziamento del Pd a Roma.
– Le bugie di Renzi. Con il bilancio dell’Unione, approvato a dicembre, l’Italia ha esportato tutti i difetti tipicamente italiani in Europa, dove non esiste un piano concreto di rientro dai debiti. Questo significa che aumenterà il numero delle fatture non pagate dell’Unione, che già adesso ammontano a 25 miliardi di euro. I portavoce del Movimento 5 Stelle avevano proposto degli emendamenti per ridurre gli euro-sprechi: taglio degli stipendi e delle indennità dei burocrati e meno fondi ad Agenzie e programmi di dubbia utilità. I partiti delle larghe intese PPE e S&D li hanno bocciati tutti.
– Il “capolavoro” politico di Renzi si chiama Federica Mogherini. Una nomina che è tutta apparenza, zero sostanza. La Mogherini è infatti un Commissario senza portafoglio. L’Europa non ha una politica estera comune. Ma lei finora è riuscita a fare peggio del nulla. Ha copiato la strategia di politica estera folle degli Stati Uniti in Ucraina, l’eutanasia economica con le sanzioni alla Russia. Sanzioni che si ripercuotono contro le imprese italiane, soprattutto quelle del nord-est. E ora il Fondo monetario internazionale ci ricorda che nelle prossime settimane Kiev avrà bisogno di 15 miliardi di euro per evitare il default. Indovinate chi pagherà?
– L’Europa non avrà l’etichetta “Made in” dei propri prodotti con l’indicazione di origine degli ingredienti, un requisito fondamentale per tutelare le aziende italiane di qualità dalla concorrenza estera e per ridurre il rischio di frodi e infiltrazioni delle ecomafie.
– Renzi ha accelerato al massimo i negoziati fra Stati Uniti ed Europa sul TTIP (Trattato di Libero scambio fra Stati Uniti ed Europa). Per fortuna che sei mesi passano in fretta e non si è arrivati all’accordo. Il Movimento 5 Stelle sarà vigile perché quell’accordo significa carne con gli ormoni nelle nostre tavole, medicinali non testati nelle farmacie, piccole e medie imprese usurpate dalle multinazionali.

COSA VUOLE IL MOVIMENTO 5 STELLE
Il M5S agisce a livello locale, nazionale ed europeo per permettere ai cittadini italiani di riprendersi la propria dignità, le istituzioni e la sovranità. Il M5S ha portato in Senato il reddito di cittadinanza ed è attualmente in discussione nella commissione di competenza. Il reddito di cittadinanza è presente in tutta Europa meno che in Italia, Ungheria e Grecia. Il M5S propone un reddito di cittadinanza di 780 euro per 3 anni a tutti i maggiorenni senza lavoro. Puoi approfondire qui.
La gestione dei flussi migratori continua ad essere un problema che non troverà una definitiva soluzione con operazione varie, italiane o europee che siano. Bisogna intervenire alla radice, nei Paesi di origine o di transito, al fine di evitare che i migranti rischino la propria vita pur di fuggire da conflitti interni o da persecuzioni. Fin quando questo non avverrà ci ritroveremo con pressioni alle frontiere e a gestire un sistema di accoglienza destinato a subire momenti di collasso, criticità e speculazione, considerato anche l’impegno di risorse, mezzi e uomini. Questa materia è regolata anche da un corpus di norme di derivazione europea come il Regolamento di Dublino, il cui principio fondamentale è che la responsabilità di una domanda di asilo ricade principalmente sullo Stato europeo che ha svolto il ruolo maggiore relativamente all’ingresso o al soggiorno del richiedente nell’Unione Europea. Il M5S è già intervenuto in Parlamento Europeo per richiedere la revisione del trattato di Dublino e ha fatto approvare una mozione nel Parlamento italiano per il suo superamento. Puoi approfondire qui.
Da dicembre e fino a giugno raccoglieremo le firme per la legge popolare che istituisce il referendum consultivo per decidere se uscire o meno dall’euro. I cittadini italiani devono essere informati correttamente e avere il diritto di scegliere se vivere o morire di euro. Il M5S farà di tutto per affermare questo diritto. L’euro sta distruggendo l’Italia, la sua economia e i suoi abitanti. Fuori dall’euro prima che sia troppo tardi!

One Reply to “Beppe Grillo a Strasburgo: sei mesi di nulla, ora #FuoriDallEuro

  1. Siamo alle comiche finali. Basta vedere la Grecia per capire che la movida coesiste con i pezzenti. Che strana sta cosa. Alla faccia del bicarbonato di sodio, i poveracci devono mantenere i nuovi ricchi, cioè la Casta. Siamo nello stesso clima della Rivoluzione Francese, dove il popolo stremato distrusse in una notte la Bastiglia, solo che quelli erano Francesi.

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