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Proposte5Stelle: Richiesta di adozione del “BILANCIO PARTECIPATIVO”

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Sig. Sindaco
COMUNE DI CAPOSELE
P.C. Assessori e Consiglieri comunali

 

 

 

 

 

OGGETTO: Richiesta di adozione del “BILANCIO PARTECIPATIVO”
Il Movimento Cinquestelle Caposele

PREMESSO

– che il Bilancio Partecipativo viene sperimentato nel 1989 per la prima volta a Porto Alegre, si è

diffuso rapidamente in America Latina, in Europa, e dunque in Italia ha fatto il proprio ingresso
principalmente dopo il I° Social Forum Mondiale svoltosi proprio a Porto Alegre;

– nel 1996 il Bilancio Partecipativo è stato riconosciuto dall’ONU come una delle migliori pratiche
di governance urbana nel mondo ed oggi viene promossa da altri istituzioni internazionali come
la World Bank;

– che il Bilancio Partecipativo è un procedimento attraverso il quale la popolazione, individualmente e attraverso le proprie forme di aggregazione sociale, è chiamata a stabilire le modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell’ente o di una parte d’esse;

– il Bilancio Partecipativo rappresenta uno strumento di ascolto, relazione e comunicazione, perché permette ai cittadini di presentare le loro necessità ed esporre le problematiche locali, di valutare le spese previste nel bilancio e l’operato dell’ente, di indirizzare le capannori_bilancioscelte dell’amministrazione sugli interventi pubblici da realizzare o i servizi da implementare o migliorare;

– in Italia molti Comuni e Province hanno introdotto il Bilancio Partecipativo come meccanismo di
redazione di una parte del Bilancio di Previsione, tra cui citiamo come esempi Pieve Emanuele e
Canegrate (MI), Grottammare (AP), Capannori (LU) e Cascina (PI) e altri Comuni italiani;

– si sono già diffuse e continuano a diffondersi pratiche amministrative ispirate alla democrazia
partecipativa nei diversi settori dell’Amministrazione;

– che generalmente sono gli enti comunali a promuovere i bilanci partecipativi;

RITENUTO

che Il bilancio partecipato è lo strumento più innovativo in termini di comunicazione sociale, ha un orizzonte temporale orientato al futuro e permette ai cittadini, sia singolarmente sia tramite le associazioni attive sul territorio, di partecipare fattivamente alle decisioni di spesa e investimento.

TENUTO CONTO CHE

l’istituzione del Bilancio Partecipativo contribuisce alla trasparenza, alla partecipazione, e alla cooperazione dei cittadini nelle politiche e nelle scelte della propria Amministrazione e in particolare, al bilancio preventivo del Comune cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’Amministrazione;
che i principali obiettivi che il Bilancio Partecipativo persegue sono a titolo esemplificativo:

– facilitare il confronto con la cittadinanza e promuovere scelte e decisioni condivise e cooperative,
contribuendo a ridurre i conflitti;

rispondere in modo più efficace alle necessità dei cittadini, consentendo anche l’emersione di sofferenze e fabbisogni nascosti;

coinvolgere i cittadini nel processo della gestione pubblica attraverso forme di democrazia diretta ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini attraverso un percorso di dialogo sociale che tocca il “cuore” economico/finanziario dell’amministrazione, puntando a costruire solidi legami“verticali” tra istituzioni e cittadini e contemporaneamente solidi legami “orizzontali” tra i cittadini e le loro organizzazioni sociali;

A mero titolo esemplificativo si presenta di seguito un breve riassunto delle principali fasi del
processo, così come è stato applicato in altri Comuni:

condivisione del progetto del Bilancio Partecipativo: informazione/formazione per coinvolgere i cittadini;

emersione dei bisogni: realizzazione di assemblee con i cittadini e possibilità da parte loro di
rivolgere domande, segnalare problemi e proporre idee e progetti, anche attraverso strumenti di
rilevamento alternativi e piattaforme informatiche;

fase deliberativa: dei cittadini delegati si incontrano per conoscere le esigenze emerse, per
studiarle e trasformarle in potenziali interventi concreti, e trasmetterle quindi agli uffici tecnici per
una loro valutazione;

verifica di fattibilità: i tecnici valutano la fattibilità delle proposte ricevute aiutando i cittadini ad effettuare una stima dei costi e, se possibile, fornendo i tempi necessari per l’attuazione;

scelta di priorità: le informazioni derivanti dallo studio di fattibilità vengono comunicate ed i
cittadini sono chiamati ad esprimere la propria preferenza tra le proposte che hanno superato la
verifica di fattibilità;

griglia delle priorità: si costruisce una griglia di priorità in base all’esito della votazione;
bilancio di previsione: le proposte votate come prioritarie vengono inserite nel Bilancio
Previsionale dell’anno successivo;

Per quanto sopra esposto,

VISTI

gli articoli 1 e 3 della Costituzione; l’articolo 8 del decreto legislativo 18 agosto del 2000, n. 267,
Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, il Movimento Cinquestelle Caposele,

CHIEDE

al Sindaco e agli amministratori tutti, di promuovere ed intraprendere, entro il 1 gennaio 2015, un’azione politico-amministrativa reale e concreta atta a deliberare l’introduzione dello strumento democratico del Bilancio Partecipato.

Sicuri di un positivo riscontro, si porgono cordiali saluti

Caposele 25.08.2014

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