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Il ‘Black act’ del Governo: aiuta gli inceneritori e taglia le rinnovabili

INCENERITORE1A volte ritornano. Renzi è riuscito a varare un ‘Green act’ al contrario, che chiameremo “Black act” perchè aiuta nuovamente inceneritori di rifiuti e mega centrali a biomasse, tagliando drasticamente i contributi ai piccoli impianti alimentati con energie rinnovabili.

E’ un provvedimento assurdo che è già stato bocciato delle associazioni ambientaliste, in primo luogo Legambiente. Prevede tagli fino al 40% agli incentivi per l’eolico destinati ai piccoli impianti e del 24% per il mini idroelettrico dall’altra parte non ci sono tagli agli incentivi per i rifiuti da bruciare negli inceneritori, che potranno beneficiare di tariffe più alte rispetto a quelle previste per l’eolico.

L’incenerimento oltre ad essere una pratica che danneggia la salute umana e l’agroalimentare di qualità è il più anti-economico sistema di smaltimento rifiuti.

Non crea posti di lavoro e senza incentivi di denaro pubblico e aiuti per le tariffenon sta in piedi. Renzi che cosa fa? Aiuta di nuovo gli inceneritori di rifiuti urbani.

Addirittura per le biomasse bruciate nei vecchi zuccherifici sono previsti 135 MW di nuovi impianti con tariffe garantite per 20 anni e una spesa complessiva di 5 miliardi di euro da pagare in bolletta da parte dei cittadini. Si favoriscono i mega impianti mentre dall’altra parte si era aumentata l’Iva sui pellet per le stufe domestiche danneggiando ancora una volta i piccoli produttori e i cittadini. Tutto questo per favorire le multiutilites.

Il futuro delle rinnovabili è nella generazione distribuita questo decreto è il contrario, aiuta grandi, dannosi e anti economici impianti come inceneritori e mega impianti a biomasse.

Il Movimento 5 Stelle farà di tutto per contrastarlo. Fondamentale è il ruolo delle Regioni, che possono contrastare il decreto nella conferenza Stato-Regioni. Ci attiveremo a ogni livello.

Scritto da M5S Senato News

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