Ecologia Turismo

I progetti dell’Oasi di Senerchia, meta ecocompatibile

SONY DSCIl Ciset: dopo le città d’arte gli stranieri in ferie amano il verde e la buona tavola.

Secondo l’ultima indagine Ciset (Centro Internazionale studi sull’economia turistica), dopo le città d’arte quest’estate è il turismo naturalistico, in sinergia con quello enogastronomico, la principale motivazione per gli stranieri a scegliere l’Italia. Un segmento di mercato che non conosce crisi, tra le cui rotte potrebbe ben figurare l’Irpinia. Del resto il 25% del territorio rientra nella rete Natura 2000 in confronto a una media europea del 17% e, certamente le mete non mancano, come testimoniano le numerose aree protette. E il Wwf contribuisce a qualificare l’offerta aggiungendo all’Oasi di Conza, che ha vinto nel 2012 il premio Ebn come migliore Oasi italiana per il birdwatching, l’Oasi Naturale Valle della Caccia di Senerchia, 450 metri nell’Alta Valle del Sele, che ha riaperto ad agosto. Qui, tra boschi di querce, faggi, frassini e rari pini neri, scorrono le sorgenti impetuose de fiume Acquabianca e, percorrendo il sentiero, dove l’acqua  fluisce trasparente tra le rocce chiare, ci si trova frastornati davanti al salto della cascata di 30 metri, tra la suggestione delle vette di Monte della Croce, Raia della Volpe e Monte Picciola. In questi boschi, area Sic e Zps all’interno del Parco Regionale dei Monti Picentini, vivono tassi e martore, volpi e lontre e, sopra tutti, domina il lupo al quale è dedicato anche un museo nel vicino borgo. Sono luoghi densi di storia, dove briganti dai nomi suggestivi scampavano alle persecuzioni trovando rifugio nelle numerose grotte dell’antica università del brigantaggio: Senerchia. <<Il WWF Irpinia>> – afferma il presidente provinciale Gerardo Basile – di concerto con il Comune di Senerchia intende iniziare un percorso di sviluppo turistico sostenibile ed ecocompatibile, in linea con le direttive Wwf Italia e International, che abbia come fulcro l’Oasi di valle della Caccia e che allarghi i suoi orizzonti mettendo in rete le Senerchia borgorisorse turistiche, naturalistiche  e culturali dell’intera area dell’ Alto Sele. Per troppi anni l’Oasi è rimasta abbandonata a se stessa; è ora giunto il momento di rilanciarla anche al fine di creare un circolo virtuoso che porti benessere ed occupazione . Si stanno studiando ed attuando percorsi di trekking ed escursionistici, curati da guide specializzate . Tali itinerari mirano al coinvolgimento di tutto il territorio, partendo dal borgo di Senerchia vecchia. Uno dei principi cardine del turismo responsabile è il coinvolgimento delle comunità locali e la ricaduta diretta del beneficio derivante dalle attività di turismo. Un’attenzione particolare intendiamo dedicarla ai bambini ed alle scuole con attività specifiche come gli orti con essenze autoctone e tipiche da affidare alla cura dei più piccoli. Infine, a breve, inizieremo a commercializzare prodotti tipici garantiti dall’Oasi sotto il marchio “Terre dell’Oasi”>>. La nuova gestione, partita il 2 agosto, ha visto il coinvolgimento dell’Associazione <<Sena Herchea>>, un gruppo di giovani senerchiesi  a cui è stato affidato, sotto la supervisione del Wwf, il servizio biglietteria, accompagnamento e manutenzione dell’Oasi. <<Ci aspettiamo diverse migliaia di visitatori. D’altronde il costo è alla portata di tutti : 2 euro il biglietto intero e  1 euro il ridotto, accesso gratis a residenti e soci Wwf>>, dice Basile. Non solo turismo, ma anche iniziative di salvaguardia ambientale: <<Numerose – conclude Basile – le liberazioni di animali selvatici, immessi nell’area protetta>>.

di Virginiano Spiniello
Il Mattino di Avellino 26.08.2013

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