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Comuni virtuosi si diventa

SONY DSCIn un momento in cui il dibattito sul risparmio energetico, la corretta gestione dei rifiuti e la tutela del territorio è all’ordine del giorno è utile segnalare un’associazione nata nel maggio del 2005 grazie all’impegno delle città di Monsano (An), Colorno (Parma), Vezzano Ligure (Sp) e Melpignano (Le), che hanno dato vita all’associazione dei “Comuni virtuosi“. Si tratta di comuni che amano il loro territorio, hanno a cuore la salute, la felicità e le prospettive dei propri cittadini e adottano delle Pratiche di buona amministrazione ispirate alla sostenibilità ambientale, alla partecipazione dei cittadini e al cambiamento dal basso. Stimolando l’adozione di nuovi stili di vita dei cittadini si garantiscono il risparmio economico, risparmi sull’energia consumata, la riduzione dei rifiuti e contemporaneamente si migliora la qualità della vita delle persone. Coloro che aderiscono “ritengono che intervenire a difesa dell’ambiente, migliorare la qualità della vita e tutelare i Beni Comuni – si legge nello statuto – sia possibile e tale opportunità la vogliono vivere concretamente non più come uno slogan“.

Obiettivi dei comuni virtuosi
Scambio di informazioni e esperienze tra comuni virtuosi
Qualche esempio di comune virtuoso

Pratiche virtuose, qualche esempio

Come è nata l’Associazione Comuni Virtuosi

Obiettivi dei comuni virtuosi


Gli scopi dell’associazione sono molteplici e suddivisi in particolari impegni che citiamo:
1) prima di tutto si deve rendere efficiente dal punto di vista energetico la “macchina comunale” migliorando l’efficienza e riducendo i consumi relativa alla pubblica illuminazione, alla gestione di scuole, musei, impianti sportivi, biblioteche e altre strutture pubbliche

2) gestione del territorio sulla base del “no consumo del suolo“, puntando quindi sulla razionalizzazione degli spazi già edificati, sulla bioedilizia, sulla cementificazione zero e il recupero delle aree dismesse (non è un mistero infatti che i comuni, rilascino facilmente concessioni edilizie, che si traducono in denaro liquido per le casse molto spesso in rosso)
3) misure che mirano all’efficienza energetica (alcune città per esempio hanno sostituito le luci dei semafori con lampadine a basso consumo)

4) incremento degli acquisti verdi da parte del comune preferendo beni e servizi con minore pericolosità per la salute umana e l’ambiente
5) riduzione dell’inquinamento atmosferico mediante l’adozione di politiche e progetti concreti di mobilità sostenibile come il car-sharing, bike-sharing, car-pooling, trasporto pubblico integrato, pedibus, autobus a chiamata, taxi collettivo, percorsi ciclo-pedonali, scelta di carburanti alternativi al petrolio e meno inquinanti, nel rispetto delle produzioni agricole locali
rifiuti_s.caterina6) promozione di una corretta gestione dei rifiuti, visti non più come un problema ma come risorsa, attraverso la raccolta differenziata “porta a porta” che deve attestarsi almeno al 70%, con l’attivazione di progetti concreti tesi alla riduzione della produzione dei rifiuti, alla premiazione dei cittadini più virtuosi, con una politica che aspiri al traguardo “rifiuti zero
7) incentivare nuovi stili di vita negli Enti locali e nelle loro comunità, attraverso politiche e progettazioni atte a stimolare nella cittadinanza scelte quotidiane sobrie e sostenibili

Scambio di informazioni e esperienze tra comuni virtuosi

Una delle peculiarità principali di questa associazione è lo scambio delle informazioni e delle proprieSONY DSC esperienze tra i vari comuni aderenti al fine di attuare gli obiettivi sopra citati. A questo scopo vengono infatti organizzati periodicamente dei convegni, corsi, seminari e tavole rotonde. Aderire all’associazione è molto semplice. Sarà necessario innanzitutto compilare il modulo a firma del Sindaco o di un legale rappresentante, modulo scaricabile direttamente dal sito dell’associazione www.comunivirtuosi.org/images/comunivirtuosi/allegati/modulo2011.pdf. Sarà necessario elencare brevemente le motivazione che hanno spinto il Comune in questione ad iscriversi e successivamente il tutto verrà valutato dal Consiglio direttivo. Una volta accettata la domanda, il Consiglio comunale della città aderente dovrà approvare una delibera di adesione contenente anche lo Statuto e il Manifesto dell’associazione dei Comuni Virtuosi. Le quote associative vanno da 150 euro per i comuni fino a 3000 a 4000 euro per i comuni sopra i 100.000 abitanti.

Qualche esempio di comune virtuoso

Carugate, il primo paese che in Italia ha adottato un regolamento edilizio all’avanguardia in Europa: chiunque voglia costruire un edificio o ottenere un permesso per ristrutturarne uno già esistente ha l’obbligo della certificazione ambientale.

Trezzano Rosa ha azzerato gli sprechi su tutti i punti luce del paese, rivolgendosi alle società ESCO e senza spendere un euro per gli investimenti strutturali necessari.

Il Comune di Follonica ha dato nuova vita ai rifiuti allestendo un mercato a cui tutti i cittadini possono partecipare con una tessera magnetica che registra ogni acquisto/vendita. Presso la stazione ecologica il cittadino può conferire oggetti che non usa più (giocattoli, biciclette, mobili, ecc.) e sulla sua tessera vengono accreditati punti con i quali potrà a sua volta comprare oggetti di altre persone.

Bressanone ha messo le luci con il led ai semafori piuttosto che le vecchie lampade ad incandescenza (il led dura 100 mila ore e consuma meno delle lampadine ad incandescenza che durano solo 2 mila ore).

Rosà ha distribuito pannolini lavabili alle neomamme del paese, convincendole a smettere di comprare quelli usa e getta che inquinano molto e costano non poco (5000 sono i pannolini che si stima usi ogni bambino nei suoi primi anni; tra l’altro i bambini possono cavarsela benissimo senza il pannolino fin da molto piccoli, si leggano in tal senso le diverse tecniche per lo “spannolinamento” e ci si armi di pazienza e stracci per pulire).

Castellarano ha attivato un progetto per l’installazione da parte dei cittadini di di pannelli solari per la produzione di acqua calda; è sufficiente andare all’ufficio ambiente del comune per conoscere gli installatori convenzionati con l’amministrazione ed avere le indicazioni per accedere a finanziamenti agevolati da parte dell’istituto di credito coinvolto dal comune nel progetto.

Ferrara ha sperimentato la partecipazione pubblica e l’importanza di nuovi stili di vita: attraverso incontri pubblici, corsi e laboratori manuali, consigli e opuscoli informativi, visite e uscite di gruppo, le famiglie residenti nei palazzi sono state coinvolte nello studio dello stile di vita e delle sue ripercussioni sulla natura e sugli equilibri socio-economici tra Nord e Sud del mondo. Nella fase successiva si sono fatti conoscere comportamenti sobri e sostenibili e si sono distribuiti utili accorgimenti di immediato impatto sulla vita quotidiana come riduttori di flusso per il risparmio dell’acqua, detersivi alla spina, lampade a basso consumo energetico, ecc.

Il sindaco del comune di Berlingo, in provincia di Brescia, Dario Ciappetti, ha trasformato un sito, in cui c’era una discarica abusiva di piombo e di altre sostanze, in una piazza, a ciclo pedonale, in cui sono tra l’altro presenti due scuole e una palestra. L’intero complesso è autosufficiente dal punto di vista energetico. Sul tetto della scuola elementare, è stato posto infatti un impianto fotovoltaico, a picco, da 50 kilowatt, sul tetto della scuola materna vi è un impianto identico da 30 kilowatt e per la palestra ve n’è un altro da 10 kilowatt. Accanto a queste strutture è stato da poco costruito un bocciodromo fotovoltaico. Il fotovoltaico ha pagato i costi della stessa struttura senza che questi gravassero sulle spese del bilancio comunale. I due edifici scolastici sono riscaldati mediante un impianto termico a bassa entalpia (leggi in proposito l’articolo sulla casa ecologica passiva) che permette di alimentare il flusso dell’impianto di riscaldamento degli edifici. Questo sistema ha portato un notevole vantaggio per il comune che, da quando è entrato in funzione questo sistema di riscaldamento, non ha più dovuto affrontare i costi relativi al gas di riscaldamento.
La scuola dell’infanzia di Mezzago, in provincia di Monza, assomiglia a una scuola dell’est Europa, costruita tutta in legno, comprese la parti portanti. Per la costruzione i tecnici di Mezzago si sono recati in Germania e Danimarca per prendere esempio dalle loro costruzioni. Esternamente i tetti sono blu. Questi tetti servono per il risparmio energetico e anche per la raccolta delle acque piovane. Accanto a questa struttura vi è la scuola elementare, un nuovo edificio interamente costruito mediante una progettazione interna all’ente comunale. Infatti il comune è all’avanguardia anche su questo e per le casse comunali non ci sono stati costi di progettazione e direzione dei lavori, poiché tutto è stato svolto dall’ufficio tecnico comunale. Il vecchio plesso delle scuole elementari aveva un costo di circa 30.000 euro annui per il riscaldamento, ora per i due plessi il comune spende circa 2500 euro annui, realizzando così un risparmio notevole, che contribuisce a mantenere sano il bilancio comunale.
L’idea di un sindaco controcorrente è quella di Domenico Finignana, sindaco di Cassinnetta di Lugagnano, in provincia di Milano
, che ha deciso di realizzare il piano regolatore recuperando edifici già esistenti, all’insegna del non consumo del suolo. Altri amministratori vicini non si erano dimostrati entusiasti a questa idea ma oggi i piani regolatori come quelli di Cassinnetta si stanno moltiplicando sempre di più, soprattutto con l’aiuto dei cittadini disposti a fare sacrifici per tutelare l’ambiente e il proprio territorio.
Angelo Bosani, assessore all’urbanistica del comune di Pregnana Milanese, sempre su Report afferma, a proposito delle idee relative all’associazione dei comuni virtuosi, che “quando qualcuno l’ha già fatto puoi dire non è impossibile farlo, quindi lo possiamo fare anche noi”.
Ed ancora
Aci Bonaccorsi (Sicilia), Capannori (Toscana), Castelbuono (Sicilia)…

    E il tuo è un comune virtuoso? Raccontacelo, scrivici subito!

Come è nata l’associazione Comuni virtuosi

L’associazione è nata per volere del suo coordinatore, Marco Boschini, che quando era assessore del comune di Colorno, in provincia di Parma, ha deciso di confrontarsi con altri giovani amministratori che la pensavano come lui, ovvero volevano creare un’associazione che diventasse un catalizzatore per tutti i comuni virtuosi italiani. Così partendo da piccoli passi si è iniziato a  fare sul serio e a cambiare concretamente in meglio la realtà locale. Si è partiti a Colorno con la distribuzione di rompiflusso o rompigetto (vedi foto a lato) per ridurre il consumo di acqua. Si tratta di semplici oggetti da avvitare al rubinetto di casa che rompono il flusso dell’acqua, mescolando all’acqua in uscita l’aria. Si riduce così la quantità di acqua usata, senza che il cittadino se ne accorga (l’acqua che esce dal rubinetto sembra la stessa quantità ed emessa alla stessa potenza ma non è così poiché è acqua miscelata ad aria). Melpignano invece ha adottato la raccolta differenziata porta a porta. “Questa è un’Italia che non si conosce” ha affermato Boschini in un’intervista durante uno speciale su Report “fatta di amministratori che percepiscono poche decine o centinaia di euro di rimborso spese, non fanno proclami, ma lavorano quotidianamente, a testa bassa, concretamente“. Il motto dell’associazione è: “Cambiare il mondo è possibile, lo stiamo facendo“.

Questo cambiamento è oggi sempre più reale, sempre più importante, perché viene dal basso, perché viene dalle piccole realtà municipali che ogni giorni devono fare i conti con tagli e tasse. La nostra società può essere migliorata dal basso, partendo dalle piccole realtà è questa l’idea che si sta diffondendo in tutta Europa, idea che ha dato origine al Patto dei sindaci, per la riduzione dell’emissione di anidride carbonica, patto che impegna ogni città a fare la propria parte, perché ogni amministrazione si deve impegnare a ridurre le proprie emissioni.  


E’ questa l’Italia virtuosa, quella nazione che vuole essere sempre più moderna, quella nazione che crede nelle sue potenzialità. L’associazione dei comuni virtuosi sta veramente raggiungendo il suo scopo, sta veramente cercando di cambiare il mondo, e con il nostro aiuto e il nostro sostegno ci riuscirà sempre di più, perché siamo noi cittadini i primi a dover credere in questi amministratori, a voler partecipare alla vita collettiva, per cambiare la nostra vita di comunità e l’ambiente che ci circonda.

Davide Antonicelli, Maria Cianciaruso e Claire Hera

www.informagiovani-italia.com/

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