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Caposele-“Sorgenti Sanità, carente lo studio di impatto ambientale”

sorgenti_internoCaposele, le osservazioni di minoranza e comitati

Con avviso n. 729 del 30/10/2014 la Regione Campania annuncia l’avvenuto deposito dello studio di impatto ambientale presso la Provincia di Avellino per il progetto “Rinnovo della concessione per la derivazione e utilizzazione di acqua pubblica dalle sorgenti della Sanità in Comune di Caposele per medi moduli 3,63 di acqua”. Nelle ultime ore al protocollo della Provincia di Avellino ed a quello della cione_carusoRegione sono state presentate delle osservazioni tecniche firmate dal geologo Rocco Caruso e sottoscritte dai consiglieri di minoranza Antonio Cione e Lorenzo Melillo, dal presidente del Circolo Arcobaleno Raffaele Monteverde e da quello del comitato Pro Sele Gianni Cetrulo. “Gli allegati alla valutazione di impatto ambientale in oggetto sono manchevoli del progetto delle opere di derivazione. E quindi impossibile poter valutare l’effettivo impatto. La relazione inoltre, sembra assumere a principio che le opere svolte da AQP s.p.a. in sotterraneo non costituiscono un impatto ambientale avendolo dichiarato come zero per proprio giudizio di parte, senza nemmeno presentare gli elaborati aggiornati allo stato di fatto attuale comparati al progetto oggetto di concessione principale.
La derivazione totale delle Sorgenti Sanità di 3,63 moduli viene proposta attraverso le opere di cui alla concessione della prima derivazione in forza della Legge n.245 del 26/06/1902. Una seconda derivazione muta l’assetto ambientale così come definito dal progetto della prima concessione da ciò ne deriva la necessità di inquadrare nuovamente l’intera derivazione e non la sola parte residuale di 3,63 moduli medi, per relazione_rinnovouna concreta verifica del rispetto del progetto originario. Non si comprende se le opere originarie siano già state modificate e/o verranno modificate per effetto della nuova concessione. La derivazione perpetua dei 3,63 moduli medi a favore degli abitanti di Caposele è stata motivata con atto di transazione del 2/03/1905 stipulato direttamente con il Comune.
Oggi lo studio di impatto ambientale appare carente per quanto attiene le garanzie della rinnovabilità della risorsa idrica. L’assenza di uno studio idrogeologico del bacino idrografico con una comparazione delle misure in campo in tutto il periodo di derivazione già effettuata non consente di valutare l’effettiva disponibilità delle portate per il futuro. Inoltre la relazione è carente nell’individuazione delle opere da eseguire nel bacino idrografico per garantire le portate assentite alle Sorgenti della Sanità, non ne espone i relativi costi futuri e la relativa copertura di spesa. Manca inoltre lo studio della vulnerabilità potenziale della falda idrica ed il sistema di vincoli a protezione dall’inquinamento delle Sorgenti. I caposelesi, essendo destinatari del diritto d’uso della risorsa idrica di 3,63 moduli medi dalle opere di derivazione in concessione comune con l’AQP s.p.a., possono rivendicare le garanzie del proprio diritto nell’ambito del preventivo ed obbligatorio accordo di programma per il trasferimento di risorse idriche tra regioni diverse. Si rivendica il ruolo di garanzia degli abitanti di Caposele per la formalizzazione dell’Accordo di Programma tra Puglia e Campania per i diritti a loro riservati ma anche per quelli delle generazioni future in tema di salvaguardia della risorsa”.

Redazione
Il Quotidiano del Sud versione cartacea 07.01.2015

One Reply to “Caposele-“Sorgenti Sanità, carente lo studio di impatto ambientale”

  1. 1-Ma la relazione sottoscritta dai Professionisti CERES -DI VINCENZO, viene pagata da AQP o dalComune?
    2-L’incarico da chi è stato affidato e con quale criterio?
    3-La relazione è a favore di AQP o dei cittadini di Caposele?
    4-E’ normale in questa isola che un candidato consigliere del Comune riceva?? incarico per uno studio per un soggetto antagonista (AQP)?
    5-E’ una ricompensa per la candidatura?
    Non avremo mai risposta, ma non abbiamo certo bisogno della palla di vetro.
    A voi le conclusioni.

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