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Caposele-L’Arcobaleno agli amministratori: rispondano sulle emergenze

Tommaso CibellisI tre punti sollevati da Cibellis

Dopo una riunione pubblica presso la sede del circolo, Tommaso Cibellis, coordinatore del gruppo giovanile del circolo culturale politico l’Arcobaleno, racconta i punti discussi.
“Abbiamo toccato tre tematiche: intorbidamento dell’acqua, orario di chiusura locali pubblici e la questione della gestione della piscina comunale. Quest’ultimo argomento meritava particolare attenzione perché è in atto la gara per l’assegnazione. Come gruppo Arcobaleno chiediamo trasparenza e democrazia nei criteri di assegnazione. Ci chiediamo con quali criteri siano state invitate solo determinate cooperative e se siano state escluse altre e, piscinaaddirittura siano state escluse società sportive. L’altro tema affrontato è stato “prolungamento orari dei locali pubblici”, in questo caso ci chiediamo perché gli altri paesi possono contare su deroghe comunali mentre a Caposele si assiste ad una chiusura anticipata. Aiutiamo i giovani a restare in paese”.
L’altro punto all’ordine del giorno riguardava “l’acqua e il suo intorbidamento” il movida1coordinatore Cibellis chiede che la popolazione “sia sempre al corrente, soprattutto in questo periodo di rientro di caposelesi. Vogliamo preparare un manifesto affinché tutti sappiano del problema e che il comune non ha mai chiarito a dovere. Vogliamo far sì che l’amministrazione esca allo scoperto”. Una parte del volantino recita: “A distanza di tanti mesi, dopo la moria delle trote, ancora non abbiamo capito cosa stia succedendo al nostro fiume. Ci aspettavamo chiarimenti acqua2e prese di posizione da parte dell’amministrazione che invece si è chiusa in un silenzio tombale. Abbiamo il timore che si stia barattando il futuro del nostro paese per un continuo consenso elettorale. Alcune opere dovevano essere il volano dell’economia locale per un futuro radioso e prospero, non essere utilizzate come bombole d’ossigeno in questa lunga eutanasia. E’ ora di fare chiarezza e dire basta”.
“Cerchiamo di sensibilizzare quanta più gente possibile proprio perché quello in cui crediamo è di rendere trasparente qualsiasi atto che andiamo a sottoscrivere e qualsiasi decisione da prendere”, conclude Tommaso Cibellis.

di Letizia Malanga
Il Quotidiano del Sud versione cartacea 08.08.2015

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