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Aqp, sì al rinnovo sulle derivazioni

cione_acquaCaposele-Acqua , Cione insorge: “Usi civici gratis come scritto nei decreti”
Passa la Via in regione. Proposta sull’Eic: “Gestione autonoma”. Domani consiglio

La regione ha espresso parere positivo alla Via per il rinnovo della concessione ad Aqp su derivazione e utilizzazione di acqua pubblica dalle sorgenti Sanità di Caposele. Per un quantitativo che si aggira intorno ai 363 litri al secondo (l/s). Il consigliere di minoranza Antonio Cione non ci sta: <<Chiediamo ci venga riconosciuto il diritto, da cittadini di Caposele, sui 363 litri al secondo come uso civico>>. Una situazione complessa, su cui però è intervenuta anche la nuova convenzione stipulata con Aqp nel 2012: <<In quell’occasione abbiamo di fatto dato possibilità all’azienda pugliese di agire per nome e conto nostro con la regione>>. Cione fa notare che, comunque, l’azienda dovrà tener conto delle prescrizioni, citate nel decreto, del Parco Monti Picentini sulla <<necessità di soddisfare l’esigenza dei cittadini su cui insistono le sorgenti>>. Dopo la notizia della volontà di ottenere il rinnovo della concessione, Circolo Arcobaleno, Caposele Futura econsiglio_deluca alcuni professionisti hanno prodotto una serie di richieste di chiarimento in merito: <<Nel documento del 5 maggio però non vengono prese in considerazione>>.
Nel 1905 il comune riconobbe al governo il diritto di utilizzare le ingenti risorse idriche, a patto di ottenere in cambio  il quantitativo di acqua già indicato. Nel 1942 però, per esigenze di guerra, lo Stato concesse ad Aqp la derivazione di quei 363 l/s per 70 anni, previa convenzione, sottoscritta poi solo nel 1970, sempre però ad eccezione dei quantitativi necessari per le popolazioni del comune. <<Non abbiamo nulla contro Aqp – continua Cione – soltanto non vorremmo perdere la possibilità di ottenere dai 60 ai 100 l/s necessari ai cittadini di Caposele e quindi l’acqua per usi civici gratis come scritto nei vari decreti. Un diritto che, così,invece, è a forte rischio>>. Qui arriviamo al 2012 e alla nuova convenzione, che riconosce 1,3 milioni di euro di compensazioni ambientali, <<da scalare sui consumi di acqua>>. In base a un accordo ‘progressivo’ che prevede il pagamento, sempre su quegli 1,3 milioni di euro annui, <<il 20% del totale il primo anno (2012) e che, con un incremento del 20% annuo, nel 2018 arriverà al 100%>>. Somme che ovviamente non potranno essere utilizzate per altri scopi. Senza contare il discorso del nuovo Ente Idrico Campano individuato dalla nuova legge sul servizio idrico campano. Cione chiede al comune una posizione chiara: <<Caposele deve far valere le sue peculiarità>>. Nell’ultimo consiglio, l’ok allo Statuto dell’Eic fu rinviato. Ma domani all’ordine del giorno nulla è cambiato: <<Possediamo l’acquedotto più i tre rurali, gestiamo fogne e depurazione: abbiamo tutte le carte in tavola per ottenere una gestione in proprio in seno all’Eic. Senza muoverci rischiamo di sobbarcarci eventualmente i debiti dell’Alto Calore. Bisogna far valere in regione questa specificità>>.

Redazione
Il Quotidiano del Sud 13.05.2016

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